Ideata nel 2013 e diretta da Lorenzo Chiesa e da Raffaello Palumbo Mosca, la Genoa School of Humanities (GSH) offre cicli settimanali di seminari in lingua italiana e inglese tenuti sia da docenti di letteratura, filosofia, e altre materie, che da scrittori, poeti, cineasti, e psicoanalisti.
I temi affrontati sono volutamente di ampio respiro e trasversali, quali il realismo, il rapporto tra etica e politica, la questione dell'Altro, e quella dello sguardo. I cicli di seminari si tengono due volte all'anno.
Invitando docenti provenienti da università italiane ed estere, e da ambiti extra-accademici, la GSH si propone come luogo in cui i partecipanti possano venire a contatto con culture, metodi di insegnamento e prospettive disciplinari diverse. Gli iscritti hanno la possibilità di stabilire nuove reti di scambio e ricerca, e di acquisire le conoscenze pratiche necessarie per accedere a programmi di dottorato e post-dottorato. La GSH ha accolto studenti da vari paesi (Italia, Regno Unito, Russia, Iran, Israele, Ucraina).
L’apprendimento non è limitato ai soli seminari ma si prolunga e approfondisce attraverso il dialogo tra studenti e docenti e tra studenti stessi. Gli studenti vengono incoraggiati a discutere i loro progetti di ricerca. Lo scambio di conoscenze e idee è facilitato dal ridotto numero di partecipanti (max. 15 persone).
Seminari GSH primavera 2017 (24-29 aprile): "La madre"
Relatori confermati: Luisella Brusa (psicoanalista); Lorenzo Chiesa (filosofo); Luisa Lorenza Corna (storica dell'arte); Tiziana de Rogatis (critica letteraria); Ida Dominijanni (filosofa); Alina Marazzi (regista); Raffaello Palumbo Mosca (critico letterario)
La GSH è ospitata in una villa d’epoca immersa nel verde a due passi dal mare e a poca distanza dal borgo di Boccadasse.
“La proposta della Genoa School of Humanities è una felice sintesi tra il rigore che caratterizza il mondo accademico anglosassone e la vivacità propria di quello italiano. I seminari sono strutturati in modo da garantire sufficiente spazio sia a un’esposizione più tradizionale e approfondita –– tuttavia mai cattedratica –– sia a momenti di dialogo e stimolante confronto, spesso ironico e simpaticamente polemico. Si respira un'atmosfera colta, ma mai saccente, che favorisce l'interazione e la connessione tra diverse esperienze umane e diverse visioni culturali” (Silvia Angeli)
"I seminari della Scuola sono avvincenti, informativi, e piacevoli. Gli organizzatori e i relatori sono estremamente aperti e generosi con il loro tempo, incoraggiando gli studenti a partecipare alle tante discussioni che fanno capo ai seminari. La Scuola propone interventi da differenti discipline e da ambiti esterni al mondo accademico, rendendo i seminari e le discussioni di vasta portata e stimolanti. Il modo in cui la Scuola riesce a riunire piccoli gruppi di persone tra loro diverse e appassionate per creare dialoghi interdisciplinari e' davvero ammirabile. Spero di ritrovarmi presto in questa buona compagnia nel prossimo futuro" (Rachel Johnson)
"La ricetta della summer school è semplice quanto efficace: organizzatori competenti e simpaticissimi, interventi di alto profilo, dibattiti stimolanti e informali. Tutto all'insegna di un approccio multidisciplinare e libero dai manierismi della retorica accademica. Se si aggiunge l'esperienza e la passione dei partecipanti, il risultato è fatto. Ed è ottimo" (Alessandro De Cesaris)
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